Cuba libre

Si preannunciava una serata scintillante: esibizione, chiacchiere, una festa di compleanno e tanti ma tanti amici. Arrivammo puntuali o quasi all’appuntamento, tutti pronti a sgambettare. Mancavano solo le scarpe da ballo e la pista era tutta per noi. Non curante della gente, iniziammo a fare un piccolo ripasso delle figure che poi dopo un cocktail, anzi due venivano, di solito, stravolte da ricche risate. Il buon vecchio rhum cubano faceva la sua parte anche per chi come me all’apparenza poteva sembrare sfacciata. Ma quella sera ero particolarmente euforica con la voglia di leggerezza. Ero perfino più agile nei movimenti ma mancavo di serietà. La mia mente non voleva riflettere, si sottraeva ai pensieri. E in men che non si dica mi ritrovai a chiacchierare con un ragazzo, amico di amici che notò subito la mia folta chioma di capelli biondi. Poco dopo capii il perché: un parrucchiere, giovane, atletico, divertente e con tanta voglia di trovare qualcuno. Ma ero io? Noi, noi, noi… Troppo stanca per precisare ogni sua frase! In compenso rimediai uno shampoo, taglio e messa in piega…